SODI DI SAN NICCOLO'

Castellare di Castellina: il meglio del Chianti

Potenza e finezza: il meglio del Chianti

Nel calice si presenta con un rosso rubino trasparente e luminoso, quasi a voler già preannunciare un carattere fatto di finezza più che di potenza. Al naso svela strati raffinati: ciliegia croccante, melograno e mirtillo rosso, seguiti da note di violetta appassita, tabacco, cuoio e grafite. Non esplode, ma si rivela passo dopo passo, con una discrezione che conquista. In bocca la trama è tesa e vibrante, sorretta da un’acidità ben evidente: la freschezza guida il sorso, lo allunga e lo rende slanciato, quasi etereo. I tannini, eleganti e setosi, disegnano la struttura senza mai appesantire, mentre la chiusura è persistente, balsamica, con ricordi di erbe aromatiche e di pietra bagnata.

Un vino che invita non alla celebrazione immediata, ma alla meditazione lenta, come una conversazione intima con un vecchio amico che, sotto la superficie pacata, custodisce profondità immense.

INFO TECNICHE: blend di Sangiovese (85%) e Malvasia nera (15%), vinificazione in acciaio, affinamento tra i 24 e i 30 mesi in barrique nuove al 50% e bottiglia (12 mesi). L'omonimo vigneto da cui deriva questo vino si trova a 430m su terreni calcarei, viti allevate a guyot capovolto con rese di 40/45 q/ha.

ARTICOLO DI: SIMONE ZECCHIN